Universita', gli studenti contro il Dsu: "Aumentano le tariffe delle mense"

Di Redazione | 28 Febbraio 2017 alle 16:47

Universita', gli studenti contro il Dsu: "Aumentano le tariffe delle mense"

“Nuove tariffe decise dal Dsu”: nota delle associazioni studentesche

“A partire dal primo marzo le nostre mense adotteranno le nuove tariffe decise dal Dsu, che prevedono un aumento delle fasce (da tre diventeranno sei), con conseguente aumento del costo del pasto per quasi tutte le nuove fasce. Nonostante questa maggiorazione non indifferente, non vedremo in nessun modo un miglioramento della qualita’ del cibo, ne’ un aumento dell’insufficiente personale delle mense”. Lo affermano in una nota le organizzazione studentesche Sinistra Per di Pisa, Link di Siena e Studenti di Sinistra di Firenze.

Gli studenti, quindi, si chiedono il motivo dei rincari e sottolineano che “il Dsu ha dovuto accantonare in maniera cautelativa 2,8 milioni di euro (per motivi economici dettati dall’Agenzia delle Entrate) dal bilancio 2017, e la prima soluzione, per far fronte a questa ‘mancanza’ economica, era stata individuata nel taglio dei servizi e delle borse di studio”. In particolare, aggiungono le organizzazioni studentesche, “due milioni sarebbero stati sottratti dagli investimenti sulle borse di studio e 800 mila euro dalla borsa servizi”. La Regione, accusano gli studenti, “si e’ presa solo una fetta della sua responsabilita’ in tema di finanziamento al diritto allo studio, coprendo solo una parte di questo stanziamento (relativo alle borse di studio), facendo cosi’ ricadere i restanti 800 mila sulla borsa servizi”. Ma queste manovre, proseguono Sinistra Per, Link e Studenti di Sinistra, “hanno fatto pesare sulle spalle degli studenti l’intero problema, quindi per quale motivo sono state aumentate le tariffe?”. La giustificazione del Dsu, concludono, sta nella “necessita’ di assicurarsi dei margini di guadagno di sicurezza aggiuntivi alla copertura dei tagli, ma in realta’ e’ solo un modo per far cassa, con l’obiettivo di fasciare un servizio che invece dovrebbe essere tutelato per l’intera comunita’ studentesca”.



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