Valentini: appello al Governo per salvare Mps

Di Redazione | 5 Luglio 2016 alle 16:53

Valentini: appello al Governo per salvare Mps

Appello di Bruno Valentini al Governo perché intervenga a tutela di lavoratori e risparmiatori

L’appello del sindaco perchè per Mps il governo trovi soluzioni analoghe a quelle utilizzate per salvare le altre banche europee.

“C’è un insopportabile divario fra il concreto percorso di risanamento che Banca MPS, col concorso fattivo dei propri 25mila dipendenti, sta conseguendo ed il ciclone speculativo che si sta di nuovo abbattendo sulla quotazione di borsa della Banca, riducendo il valore nominale ad un decimo dei patrimonio netto effettivo.

Così come in occasione del referendum britannico, emerge ancora una volta l’inadeguatezza della politica economica europea che seppur nell’apparente e nobile intenzione di puntellare la stabilità del sistema bancario, contribuisce di fatto a minarne la credibilità e a indebolire quegli istituti di credito che sono la leva di ogni possibile ripresa, oltre a mettere a rischio le sorti dei risparmiatori coinvolti.

E’ paradossale che dopo Brexit, l’autorità bancaria europea concorra di fatto a destabilizzare i mercati opponendosi ai tentativi del Governo italiano di consolidare il sistema creditizio e a salvaguardarne i clienti.

I gravissimi errori e reati compiuti in passato dai vertici del sistema MPS, da punire in maniera esemplare, non devono ricadere su lavoratori e risparmiatori e pertanto ci attendiamo misure tempestive e risolutive per consolidare Banca MPS. Bloccare speculazione è possibile, ottenendo dall’Europa o, se necessario, imponendo all’Europa soluzioni analoghe a quelle che pochi anni fa sono state utilizzate per mettere in salvaguardia le banche di altri Paesi, alcune delle quali sono tuttora esposte pesantemente sul fronte dei derivati. Il nostro Governo può e deve intervenire per risolvere un problema che penalizza l’intero sistema bancario italiano.

La peggiore risposta che l’Europa può dare al dopo-Brexit è accentuare la sensazione che gli interessi concreti dei cittadini vengano sempre dopo la logica dei burocrati, le convenienze dei grandi banchieri, la prepotenza delle Nazioni più forti”.



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