Vino: il caldo torrido costringe a rimodulare l'organizzazione del lavoro in vigna

Le uve non dovrebbero risentirne per quanto riguarda la qualità, ma sarà il clima di agosto a scandire i tempi di maturazione

Di Redazione | 19 Luglio 2023 alle 18:30

Temperature altissime e caldo torrido si fanno sentire nei campi imponendo alle aziende agricole una rimodulazione degli orari di lavoro non senza disagi. La produzione delle eccellenze senesi, su tutte il vino, non consente certo vacanze neanche di fronte alle colonnette di mercurio che sfiorano i 40 gradi. L’unica soluzione è la concentrazione del lavoro nelle ore più fresche del mattino.

“Queste giornate sono complicate, perchè siamo nelle ultime fasi di sistemazione dei vigneti, prima del fermo delle lavorazioni del terreno e della sistemazione della chioma – dice Francesco Lucenti di Coldiretti Siena -. Lavoriamo solo ed esclusivamente nelle ore più fresche del mattino, sia per non danneggiare le piante, sia per la salute delle persone. Questo però crea delle problematiche perchè si riducono le ore lavorative”.

Per quanto riguarda la vendemmia è ancora prematura qualsiasi tipo di previsione ma la siccità del terreno richiederà necessariamente delle piogge nel mese di agosto e a quel punto potrebbe trovarne giovamento la qualità del vino.

“Le temperature alte e l’aridità del terreno, nella parte superficiale, fermerà un po’ le piante. Nel mese di agosto l’avvicendarsi del clima scandirà i tempi di maturazione. La qualità delle uve è buona e la riduzione della resa totale potrebbe portare anche ad un ulteriore miglioramento”.

 



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