"Accoglienza dei minori stranieri", il Card. Lojudice parla alla Camera dei Deputati

Il Cardinale Lojudice e la dott.ssa Alice Mazzei hanno presentato alla platea l'esperienza dell'accoglienza a Siena e provincia

Di Redazione | 29 Ottobre 2021 alle 16:57

"Accoglienza dei minori stranieri", il Card. Lojudice parla alla Camera dei Deputati

Questa mattina il Card. Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena Colle di Val D’Elsa- Montalcino insieme a Alice Mazzei, coordinatrice commissione diocesana “Sp.A.M. Spazio ai Minori” dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino hanno preso parte al convegno “L’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati in Italia. Dall’Afghanistan alle nostre strade: le buone pratiche dell’accoglienza. Esperienze a confronto” presso la Camera dei Deputati.

L’evento è stato promosso promosso dalla Commissione Tutela Infanzia dell’Arcidiocesi di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino in collaborazione con le associazioni Medicina Solidale, Fonte d’Ismaele, Dorean Dote e l’Unione Italiana Forense.

Sono intervenuti: Carla Garlatti, Garante nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Lucia Celesti, responsabile Area Accoglienza Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Maria Teresa Bellucci, deputata membro della commissione parlamentare Infanzia e adolescenza, Lucia Ercoli, Responsabile Sanitario Medicina Solidale e Presidente di Fonte d’Ismaele, Antonio Ferdinando De Simone, Presidente dell’Unione Italiana Forense Roma, Giuseppe Sartiano, Psicoterapeuta e Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, Alice Mazzei, coordinatrice commissione diocesana “Sp.A.M. Spazio ai Minori” dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino. Ha coordinato: Luca Collodi, caporedattore di Radio Vaticana.

Il Cardinale Lojudice e la dott.ssa Mazzei hanno presentato alla platea l’esperienza dell’accoglienza a Siena e provincia all’insegna della necessità di fare rete e di offrire ai minori stranieri e italiani non accompagnati un sostegno di qualità che si basi prima di tutto sul riconoscerli come persone con i loro inalienabili diritti e nell’offrire un percorso di integrazione solido e di prospettiva



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