Amministrative Siena: primarie centrosinistra, il manifesto di partiti e movimenti "per invertire il declino"

Centrosinistra di Siena per le Primarie previste per il 12 febbraio 2023, il manifesto delle forze progressiste e riformiste, Articolo Uno Siena, Europa Verde Siena, Indipendenti e Progressisti Siena, Liberi Solidali Progressisti, Partito Democratico Unione Comunale di Siena, Sinistra Civica Ecologista Siena, Sinistra Italiana Federazione di Siena

Di Redazione | 26 Gennaio 2023 alle 19:00

Amministrative Siena: primarie centrosinistra, il manifesto di partiti e movimenti "per invertire il declino"

Ecco il manifesto sottoscritto dai Partiti e dai Movimenti del Tavolo di Centrosinistra di Siena – Articolo Uno Siena, Europa Verde Siena, Indipendenti e Progressisti Siena, Liberi Solidali Progressisti, Partito Democratico Unione Comunale di Siena, Sinistra Civica Ecologista Siena, Sinistra Italiana Federazione di Siena – per le Primarie previste per il 12 febbraio 2023, in vista delle elezioni amministrative.

“Le Primarie di coalizione del centrosinistra sono un’occasione unica per avvicinarsi di nuovo al popolo progressista e riformista senese, un metodo incisivo che permette di distinguersi dai modi di selezione delle candidature da parte delle altre forze politiche o di chi ha solo l’interesse a perpetuare il potere in maniera autoreferenziale. Chiunque partecipi alle Primarie di Coalizione deve tenere ben in mente che sta sottoscrivendo un patto da rispettare con trasparenza e convinzione” principia la nota.

“Siena che funziona, che cresce che include. In un momento in cui la tenuta della società mondiale è messa alla prova dal crescere delle diseguaglianze e del senso di precarietà, dalle conseguenze della pandemia, dei cambiamenti climatici, della guerra, le migliori energie politiche e civili del Paese sono chiamate all’impegno. In questo quadro le organizzazioni politiche, civiche, associative senesi, insieme a movimenti nati in città per iniziativa di giovani e liberi cittadini, riconoscendosi tutti nell’orizzonte del centrosinistra, avviano un percorso di confronto e condivisione, avendo in comune i valori, la volontà di integrare le politiche di genere in tutti gli ambiti dell’azione pubblica e la tensione ideale per i beni pubblici essenziali, come la sanità e la scuola pubbliche, la solidarietà, il diritto ad un lavoro dignitoso e stabile, la cultura per tutti” proseguono le forze politiche.

“È l’ora di cambiare. Quattro anni di assenza di un disegno programmatico e di visione, l’assoluta inadeguatezza di un’amministrazione comunale che non ha trovato risposte né all’oggettivo declino della città né alla disaffezione per la partecipazione politica, lasciano una Siena sempre più trascurata e malridotta, chiusa e impoverita, soprattutto di giovani: il loro presente e il loro futuro devono tornare al centro di una visione di città, di un rinnovamento che passi attraverso una strategia di attrattività demografica, economica e culturale. Sostenibilità sociale e ambientale, accessibilità ai diritti universali, accoglienza concreta e strutturata per persone e imprese che vogliano vivere, lavorare, creare ricchezza e posti di lavoro, cultura e innovazione sono terreni su cui far di nuovo crescere i livelli di benessere diffuso, equità, avanzamento della qualità dei servizi e sistemi avanzati di protezione sociale, offrendo un modello rinnovato di vivibilità urbana e territoriale, che tenga conto della pluralità di soggettività che abitano la nostra città a partire da quella delle donne che anche secondo l’ultimo rapporto Oxfam Italia sono quelle che più hanno sofferto le conseguenze della pandemia e della crisi”.

“Qui e ora, le forze politiche progressiste e del centrosinistra, i partiti, i movimenti e le associazioni che si riconoscono nei comuni valori della sinistra, del riformismo, dell’europeismo e delle fondamentali istanze della sostenibilità sociale ed ambientale e della dimensione di genere, si riuniscono condividendo la necessità di restituire a Siena un governo all’altezza della sua storia, identità e dimensione internazionale. Per far questo occorre calarsi nei bisogni delle persone, praticando un modo di amministrare in cui la vita dei più non vale meno della vita dei pochi. La gestione negativa del bilancio ha immobilizzato la macchina comunale, ha depresso le competenze interne con continue riorganizzazioni e aumentato infruttuosamente i costi con le esternalizzazioni a Sigerico spa. Pochi sono stati alla fine i lavori pubblici, ed è sotto gli occhi di tutti la marginalità in cui è finita la città di Siena rispetto ai progetti e fondi del PNRR, le cui scadenze inesorabili rischiano di non essere rispettate. Inoltre, non si è costruito alcun nuovo servizio, nonostante per ben due anni il comune abbia ricevuto risorse aggiuntive dallo Stato per più di 20 mln di euro per l’emergenza pandemia”.

“Il Piano Operativo non si è occupato delle profonde trasformazioni della città, delle piccole attività di vicinato e del suo spazio urbano con i comuni contermini, oltre a non aver ancora chiuso il Piano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Come per il Palio, anche sulla cultura tanti annunci e false partenze. La Fondazione per il Santa Maria della Scala è nata, ma ancora non cammina. Ma soprattutto, la Città ha perso la consapevolezza di sé stessa e la propria armonia, la sua partecipazione al dibattito quotidiano e alle decisioni. E così è aumentata la distanza del comune dai cittadini, la conseguente sfiducia dei senesi e l’incertezza economica e sociale. Non sono state date risposte al senso di precarietà dei cittadini”.

Il programma “per invertire il declino”

La città dei beni comuni. La coalizione di centrosinistra s’impegna prima di tutto a dare centralità alle politiche per la fruizione collettiva dei beni pubblici e beni comuni: acqua, lavoro, energie rinnovabili, servizi pubblici, scuole, asili, università, patrimonio culturale e naturale, territorio, aree verdi, edifici civici e tutti quei beni e servizi che appartengono alla comunità dei cittadini, ai quali non può essere sottratto né il godimento, né la possibilità di partecipare al loro governo e alla loro gestione. Per far questo occorrono forti innovazioni, di indirizzo e organizzative, fondate su un avanzato sistema di collaborazione tra cittadini e amministrazione, sulla partecipazione civica continua alle decisioni, sulla responsabilizzazione diffusa della cittadinanza”.

“La città del lavoro. Il mondo del lavoro in Italia in questi anni è stato messo a dura prova, e alcuni processi di arretramento hanno coinvolto anche Siena. Oggi tanti giovani senesi, dopo essersi ottimamente formati nelle nostre scuole e università, sono costretti a lasciare la città per mancanza di opportunità lavorative. La prossima amministrazione dovrà essere da stimolo, e non da ostacolo, a forme di imprenditoria innovativa e moltiplicatrice di un benessere sociale diffuso, e dovrà sostenere l’intero mondo variegato dei tanti lavori, fatto tanto di lavoratori dipendenti quanto di liberi professionisti e partite IVA, che sono colpiti duramente dalla crisi economica e dall’aumento del costo della vita. Una politica fiscale e di servizi specifici può favorire le piccole attività e il vicinato, per garantire la vivibilità e la vitalità laboriosa della città. Attenzione massima dovrà essere posta ad incrementare la stabilità del lavoro, a contrastare la precarietà e ogni forma di sfruttamento pratica purtroppo presente anche sul nostro territorio. L’unità tra le istituzioni e un governo amministrativo puntuale e attento debbono favorire il dialogo anche con le multinazionali presenti sul territorio (pensiamo a GSK o alle vicende della Whirpool), affinchè i loro piani industriali e le loro evoluzioni rispettino i livelli occupazionali e gli indotti creati, e consolidino i rapporti di lavoro, arginando la diffusa precarietà occupazionale ed emotiva che si respira anche nella nostra città. Non solo in una prospettiva di mantenimento dei posti di lavoro, va sostenuto il rilancio della Banca, mantenendo legati a Siena i suoi asset, fondamentali per il sostegno e la crescita dell’economia locale, garantendo la più ampia accessibilità al credito sul territorio per i progetti delle imprese, delle famiglie e dei giovani. Una politica per il lavoro deve riconoscere e accompagnare le grandi vocazioni della città di Siena, dal turismo alla piccola impresa, al commercio ai servizi alle famiglie e alle imprese”.

La città sostenibile e inclusiva. Sostenibilità oggi significa rispondere prima di tutto alle urgenze del cambiamento climatico, attraverso la pianificazione, la ricerca, l’innovazione, la riqualificazione, il lavoro e la buona economia. Clima e energia saranno la chiave per cambiare il volto anche della nostra città: reti di trasporto efficienti e fonti energetiche rinnovabili, comunità energetiche e economia circolare, riqualificazione del patrimonio e dell’edilizia. Siena ha le condizioni storiche e sociali per poter affermare che qui la sostenibilità è un modo di essere comunità, con dimensione locale e respiro internazionale, all’interno di un patto generazionale e di genere. Con coraggio dobbiamo muovere una nuova stagione, una nuova visone del futuro della città, che indichi un modello sostenibile di sviluppo e superi una visione monotematica e stereotipata di Siena, avviando una crescita plurale della città. La plurivocazione economica deve trovare sostegno in un contesto che va reso favorevole ogni giorno, in termini di pari opportunità, salute, lavoro, accessibilità economica e sociale, raggiungibilità, qualità degli spazi pubblici, comunità energetiche e verde. Siena è una città multiforme e multiculturale che racconta, attraverso il suo tessuto urbano, una storia millenaria. Vogliamo una città aperta, accessibile, animata da progetti culturali di spessore e livello internazionale. Siena deve essere sempre più città inclusiva, che rifugge ogni tipo di discriminazione: città dei diritti civili e sociali, adatta a tutte/i, pronta a rispondere alle necessità, desideri e ambizioni di ogni singola/o cittadina/o. La Solidarietà va sostenuta, perché è un motore di bene e con lei si rinasce ogni giorno. Così, il Terzo settore ed il Volontariato rimangono nella nostra città modi di cittadinanza fondamentali, non solo per garantire la coesione sociale, ma anche quella co-progettazione che migliora i servizi alla città e le sue relazioni di vita umana e sociale. Dobbiamo avere rispetto per questa sussidiarietà così importante a Siena2.

“La città del sapere e della cultura. La cultura è risorsa fondamentale per Siena: per l’economia e per l’impresa; per un turismo di qualità; per la crescita, per la qualità complessiva della città, per il lavoro, per la dignità delle persone. La più vistosa potenzialità è il patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico, insieme al patrimonio materiale e immateriale delle Contrade, che sono un prezioso bene comune. È arrivato il momento di riaprire un’attenta riflessione sulle prospettive di gestione dei beni culturali, in una città che ha disimparato a condividere pensieri e progetti anche sull’uso dei propri spazi magnifici. Siena non è una cartolina, e non vuole essere trasformata in una merce da vendere a un turismo frettoloso e ignaro. Proporre un turismo di qualità è un obiettivo concreto, perché il diritto alla cultura è molto di più: è motore di democratizzazione e di cambiamento, in grado di destrutturare stereotipi e affermare modelli inclusivi di cittadinanza. La coscienza della ricchezza culturale della città sarà il primo passo per una spinta innovativa verso opportunità nuove, fatte di connessioni digitali ma, soprattutto, umane. Siena reimparerà così a usare il patrimonio di competenze e conoscenza, le sue Università, la ricerca, depositi di risorse umane per innovare. Perché la cultura dà lavoro, attraverso mille mestieri, tradizionali e modernissimi, e richiede una molteplicità di competenze, anche tecnologiche e digitali, basate sull’innovazione, la sperimentazione e la ricerca. Siena è oggi una città dove la musica, il teatro e altre forme creative e artistiche faticano a trovare spazio; dove i luoghi giovanili sono quasi scomparsi. La cura vuole spazi da riconquistare, spazi di aggregazione sociale, culturale e sportiva. Siena ha anche un forsennato bisogno dei suoi 17.000 studenti, che unitamente alle nostre ragazze e ragazzi, portano alla città competenze nuove e freschezza, e al sistema economico cittadino un patrimonio da coltivare con servizi, biblioteche aperte anche la notte, caffetterie, centri di aggregazione. Perché una saggia amministrazione porta la cultura fin dove non arriva da sola. Infine, le fondamenta di questa sensibilità per la cultura e il sapere sono rappresentate dalla Scuola pubblica, che ha bisogno di quotidiana attenzione e investimenti adeguati da parte del Comune, anche in collaborazione con la Provincia”.

La città della salute. Anche a Siena, come del resto in ogni parte del mondo, l’ultima pandemia ha rimesso al centro il valore della sanità come diritto universale, evidenziato le criticità ma anche i punti di forza della sanità pubblica che deve essere difesa da tagli alle risorse e privatizzazioni. Oggi, grazie al centrosinistra, la ristrutturazione e riqualificazione del policlinico delle Scotte è divenuta realtà, con progetti esecutivi e in parte già finanziati. Occorre quindi l’impegno della Regione a portare a termine questo progetto, che rappresenta un progresso per il servizio alla salute e anche una risorsa economica della città. Il raccordo della medicina territoriale con un policlinico moderno migliorerà l’accessibilità ai servizi e i livelli di salute, insieme al potenziamento della prevenzione e della cura di prossimità. Occorre promuovere la qualità della vita degli anziani e dei disabili, progredendo sull’obiettivo della vita indipendente, anche attraverso l’uso delle tecnologie, per l’ulteriore abbattimento delle barriere architettoniche fisiche e culturali, favorendo l’inserimento scolastico e nel mondo del lavoro. Ci impegneremo insieme alle famiglie e alle associazioni per predisporre un piano cittadino, per affrontare e risolvere in maniera trasversale i problemi quotidiani legati alle disabilità delle persone singole e delle loro famiglie, affidando un ruolo attivo e decisionale alla Consulta per le disabilità”.

Scienze della vita, biotecnopolo e Hub antipandemico. Siena è un luogo naturale per le scienze della vita, perché raccoglie una vocazione storica che si è rafforzata nel corso degli anni grazie all’attività della Toscana Life Science e grazie anche a una sinergia unica tra mondo della ricerca, università, professionalità, imprese e istituzioni del territorio e parti sociali.  Oggi a tutto questo si aggiunge il valore del Biotecnopolo e dell’Hub antipandemico nazionale, che rappresentano una grande opportunità di crescita occupazionale, economica, reputazionale e di sviluppo della città, che chi sarà chiamato a governare il capoluogo deve essere in grado di valorizzare, nella forma del Distretto delle Scienze della Vita,  e difendere come grande e irripetibile opportunità, per relazionarsi nuovamente con il mondo”.

Una città facile, sicura e coesa.Una città facile, sicura e coesa è quella dove si vive e si lavora senza incontrare problemi legati alle caratteristiche fisiche dei luoghi, e ci si muove avendo a disposizione più modalità di spostamento; in cui gli spazi pubblici sono chiari, illuminati, aperti, puliti, in cui i movimenti sono garantiti senza interferenze, rischi, conflitti. Una città vissuta è una città sicura. Una città a misura di tutte le persone, in cui gli spazi pubblici non le fanno sentire a disagio. Una città che non fa sentire differenze tra stare in una parte o nell’altra perché appartiene a tutti e a lei tutti sentono di appartenere Siena ha bisogno urgente di cura, perché l’incuria è stata uno dei tratti più vistosi di questa amministrazione. Cura significa anche riprendere il tema del decoro urbano, che deve tornare a essere frutto di un’idea di accoglienza, di apertura e di accessibilità, di una città viva e vera. Bisogna favorire e sostenere il recupero abitativo della massima parte del patrimonio immobiliare in disuso, anche privato, per non espandere ulteriormente il territorio urbanizzato. È necessario immaginare nuove funzioni per antichi o moderni edifici inutilizzati da tempo o che rischiano di diventarlo. Un’occasione importante per disegnare il futuro a dimensione delle persone sarà il Piano strutturale, che attraverso una larga partecipazione prefiguri i progetti per il rilancio di Siena”.

Una città dove muoversi diventi facile. Siena, per la sua collocazione al centro della Toscana, è il nodo centrale di un sistema di viabilità, e deve poter offrire la possibilità di spostarsi all’interno della città, provincia o regione con mezzi confortevoli e a impatto di emissioni ridotto. Solo in questo modo potremo consentire ai cittadini di lavorare in altri capoluoghi, senza che vi si debbano stabilire definitivamente. Essendo già in costruzione la doppia corsia dei lotti rimasti sulla strada di grande comunicazione Siena-Grosseto, occorre ora completare il raddoppio della ferrovia Siena-Empoli, realizzando gli interventi già finanziati e avviando la progettazione del tratto a doppio binario Siena- Poggibonsi, per rientrare nei piani di investimento di RFI. L’altro tema è quello dell’alta velocità ferroviaria, con una fermata che garantisca la migliore accessibilità anche da parte della nostra città e la migliore congiunzione nord-sud. La mobilità interna della città, invece, sconta ancora la mancanza di un Piano della mobilità sostenibile definito e di una visione che – assicurando la sicurezza stradale – curi davvero la “mobilità dolce”, pedonale e ciclabile, su cui andrà scommesso con decisione per modernizzare e qualificare il contesto urbano e migliorare la qualità della vita dei cittadini, degli abitanti e dei visitatori”.

I servizi pubblici sono un investimento sociale. I servizi pubblici non possono essere considerati un semplice costo da ridurre per alleggerire le casse comunali, sono al contrario un investimento sociale, una risorsa e un’opportunità da valorizzare e qualificare attraverso l’azione pubblica e l’innovazione. I servizi pubblici fanno la differenza nella vita delle persone, in quanto supporto fondamentale alle famiglie,  per questo bisogna lavorare per averne di efficienti, di qualità e a tariffe contenute. In questo contesto la proposta della costituzione di una multiutility dei servizi pubblici toscani, come quella avanzata dall’area metropolitana fiorentina non può trovare il nostro accordo, perché non sono chiari gli intenti dell’operazione.  Non garantisce infatti, in territori disomogenei e con enormi differenze demografiche come sono i nostri, né la qualità dell’offerta, né un calo delle tariffe, né una risposta adeguata ai bisogni. In questa fase il capoluogo, insieme a tutti gli altri comuni e alle aziende pubbliche del territorio, deve concentrare gli sforzi per irrobustire il sistema della gestione pubblica dei servizi.

 La città capoluogo e che torni a parlare al mondo. Il rapporto sereno e fattivo tra Siena e i comuni limitrofi, inseriti nello stesso contesto culturale, economico e territoriale, è fondamentale a partire dal settore della scuola, del trasporto pubblico, della gestione dei rifiuti, nel campo energetico e nel sistema culturale. Siena è il comune capoluogo, per questo deve introdurre una visione e un impegno aggiuntivi, che trovino soluzioni per tutti coloro che si rivolgono alla nostra città anche in quanto sede di servizi regionali e statali. La stagnazione degli abitanti e il loro ulteriore invecchiamento richiedono ora apertura, co-progettazione del capoluogo con i comuni limitrofi e nuove azioni di welfare, per garantire la permanenza di giovani e la qualità della più lunga vita degli anziani. Per uscire dall’impoverimento, dall’isolamento e dall’improvvisazione occorre una nuova progettualità, un pensiero e uno sforzo collettivi che rilancino le potenzialità della città: perché Siena recuperi la dimensione europea e riscopra i caratteri (mortificati ma non piegati) di luogo dove si crea, si fa ricerca, si valorizzano le competenze”.

 



Articoli correlati