Caso Arbia Servizi, Massimo Granchi (Monteroni Viva): "Dal sindaco Berni dichiarazioni allarmanti"

Continua il botta e risposta tra il gruppo consiliare e il sindaco Berni sul caso del compenso illegittimamente corrisposto per tre anni all’ex presidente della società in house

Di Redazione | 9 Dicembre 2020 alle 19:17

Caso Arbia Servizi, Massimo Granchi (Monteroni Viva): "Dal sindaco Berni dichiarazioni allarmanti"

Caso “Arbia Servizi”, continua il botta e risposta tra il gruppo consiliare di minoranza “Monteroni Viva” e il sindaco di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni. Dopo le recenti dichiarazioni del primo cittadino, che ha bollato la richiesta di spiegazioni della minoranza come delle “strumentalizzazioni politiche”, arriva la controreplica del capogruppo Massimo Granchi.

“Il sindaco Berni è intervenuto di recente sulle nostre dichiarazioni in merito alle indennità illegittimamente corrisposte per tre anni all’ex Presidente di Arbia Servizi srl – esordisce – Dall’accesso agli atti che abbiamo richiesto, si desume che sia stato compiuto un grave errore: è stato nominato presidente un soggetto al quale sono state corrisposte indennità non dovute dal 2016 al 2019 e che l’errore sia stato scoperto dopo 3 anni, non per iniziativa del Comune, che avrebbe dovuto controllare, ma come sembra, per iniziativa delle autorità competenti”.

“Riteniamo che le affermazioni del Berni sulla questione siano molto preoccupanti – continua Granchi – innanzitutto, perché giungono da un primo cittadino coinvolto in una questione di una gravità politica a noi evidente, mentre lui non la rileva affatto. Il Berni usa addirittura la metafora del gioco, ma forse lo è solo per lui. Ed è questa la prima cosa che ci allarma come cittadini, non solo come rappresentanti dell’opposizione”.

“La seconda considerazione – prosegue – è legata al fatto che non abbiamo mai affermato che la situazione spiacevole di Arbia Servizi srl fosse stata messa in luce da noi. Il Movimento MonteroniViva ha permesso che diventasse pubblica. Come già riportato su alcune testate giornalistiche prima del nostro intervento sembra, infatti, che le indagini siano partite dalle autorità competenti”.

“Terzo elemento grave, e a nostro parere assolutamente inaccettabile – tuona Granchi – è che il sindaco minimizzi e dichiari che si tratta di “importi ridotti, ovvero di 8.000 € lordi all’anno”. Cosa dovrebbe significare? Forse che l’illegittimità non sussiste se l’importo è considerato irrilevante? Un amministratore pubblico dovrebbe sapere che risorse pubbliche illegittimamente corrisposte, anche se si tratta di 1, 5 o 10 € rimangono illegittime. Ma il sindaco rincara la dose e dichiara anche che si tratta di “un fatto amministrativo che non è né il primo né l’ultimo che può capitare come tanti ne succedono nelle pubbliche amministrazioni.” Riteniamo questa leggerezza molto preoccupante e offensiva. A tale proposito, invitiamo – sono i quesiti che pone – il sindaco ad assumere atteggiamenti consoni al ruolo che ricopre, fornendo ai cittadini risposte chiare e circostanziate:

1 – perché solo dopo tre anni ci si è accorti dell’irregolarità?

2 – l’autorità giudiziaria è intervenuta sulla questione?

3 – perché non si è censurato il comportamento di chi era preposto al controllo?

4 – perché nella richiesta di accesso agli atti non ci è stato consegnato anche il parere sulla base del quale l’indennità è stata sospesa, il quale lascia ipotizzare non solo che si è erogata un’indennità che non si poteva attribuire, ma che il soggetto in questione non potesse fare il presidente?

5 – perché il Sindaco continua a sostenere che la restituzione è avvenuta in via precauzionale, ma tale termine non trova riscontro in nessuno degli atti che invece evidenziano come la restituzione fosse un atto dovuto?

Vorremmo concludere – è la chiosa – ribadendo ciò che abbiamo dichiarato in Commissione Bilancio e cioè che non abbiamo mai messo in discussione la buona gestione compiuta da Arbia Servizi srl, della quale ribadiamo l’assoluto apprezzamento per coloro che ci lavorano, che la Dirigono e la piena fiducia e sostegno nel nuovo Presidente Simone Bonucci. Riteniamo, inoltre, che l’attività svolta sia molto utile, ma auspichiamo che un fatto come quello descritto sopra non si ripeta e che il Berni si assuma la responsabilità dei suoi errori, invitandolo ad una maggiore trasparenza”.



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