Droga a Siena, le iniziative per la prevenzione

Di Redazione | 17 Giugno 2019 alle 16:31

Droga a Siena, le iniziative per la prevenzione

In Consiglio si è parlato anche della libera commercializzazione dei prodotti contenenti cannabis

Nell’interrogazione di Pietro Staderini (Sena Civitas), la situazione dello spaccio e del consumo di droghe pesanti e la libera commercializzazione di prodotti alimentari contenenti cannabis a Siena.

£Nelle ultime settimane nella nostra città si sono registrati – ha ricordato il consigliere – diversi episodi che sembrano denotare una preoccupante diffusione di droghe anche nelle scuole e tra i giovani. Lo stesso Prefetto di Siena ha sottolineato che nell’ultimo triennio 2016-2018 le segnalazioni sono passate da 87 a 136. Un fenomeno in crescita che pone l’attenzione sulla sicurezza pubblica e la salute dei cittadini e che, in qualche modo, obbliga ad una riflessione anche sull’apertura, nella nostra città, di negozi specializzati alla vendita di prodotti a base di cannabis. Seppur le sostanze in gioco siano ben diverse anche il Consiglio Superiore della Sanità in un parere del 10 aprile 2018 ha lanciato l’allarme sul consumo e la pericolosità dei prodotti contenenti o costituiti da infiorescenze di canapa e, soprattutto, in base a quanto stabilito dalla sentenza della Corte di Cassazione lo scorso 30 maggio”.

Staderini ha pertanto chiesto quale sia la situazione dell’ordine pubblico legata allo spaccio e al consumo di droghe pesanti, in particolare negli ambienti scolastici, e nei luoghi di aggregazione giovanili; quale siano le iniziative di prevenzione in corso o in calendario da parte dell’Amministrazione, e se ci siano programmi di altri soggetti operanti sul territorio con i quali attuare un piano di coordinamento. Di considerare quanto dichiarato dal Consiglio Superiore della Sanità sulla commercializzazione di prodotti a base di cannabis, e quali controlli sono o saranno effettuati nei confronti di questi esercizi commerciali. Nel ricordare che il Consiglio Superiore di Sanità è un organo di consulenza tecnico scientifica del Ministro della Salute che esprime un parere, l’Assessore Appolloni ha risposto all’interrogazione precisando quindi che “il parere citato nell’interrogazione può trovare concreta applicazione solo se tradotto in ambito normativo”.

L’Amministrazione, però, prende atto dell’ultima sentenza del 30 maggio 2019 della Corte di Cassazione che, a sezioni unite penali, si è pronunciata su un aspetto della legge 242/2016 che disciplina la coltivazione della canapa  ovvero la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa, ma ne vieta la cessione al dettaglio seppure entro il limiti dello 0,6 di THC (tetraidrocannabinolo, il più importante principio attivo contenuto nella cannabis o canapa ), stabilendo che la vendita di foglie, infiorescenze, olio e resina non rientra nelle finalità commerciali della legge 242/2016. Conseguenza naturale è che, se la commercializzazione risulterà essere un illecito, la vendita al pubblico si configurerebbe, da sé,  come reato”. In attesa delle motivazioni alla base della sentenza, che detteranno una linea ancor più chiara in merito, “questa Amministrazione ha inviato un quesito al Ministero dell’Interno teso a capire come ci si debba regolare con le attività commerciali presenti sul territorio”.

Per quanto riguarda, invece, le iniziative di prevenzione alla tossicodipendenza e alle dipendenze in genere portate avanti in sinergia con altri soggetti che operano nel territorio, l’assessore ha citato diversi percorsi già in atto e in programma. In primis, con la SDS (Società della Salute Senese), con un progetto Auser sulla dipendenza patologica chiamato “Dalle sostanze a internet: incontri di prevenzione alle dipendenze, promozione del benessere tra gli adolescenti senesi e conseguenze legali”.

Un altro progetto, ancora in fase di definizione e sempre di SDS, sulla creazione di una cabina di regia per i vari gruppi di auto-mutuo-aiuto in relazione alle varie dipendenze. E ancora “Outsiders”, disegno focalizzato sulla mappatura, conclusasi nel 2017, dei luoghi chiave per i giovani consumatori e non, con un focus particolare su Siena che rappresenta, per il target evidenziato, un approdo naturale come meta di svago; un successivo avvicinamento ai singoli o gruppi individuati coinvolgendo le realtà e servizi del territorio come il Ser.D. (Servizi per le Dipendenze patologiche), le Contrade, il laboratorio a San Miniato, il Comitato Siena 2, il Centro di Aggregazione Giovanile di Isola d’Arbia con laboratorio teatrale, e una parte di informazione e prevenzione con questionari dati ai ragazzi per un costante monitoraggio sulle modalità e stili di consumo.

“La situazione di ordine pubblico – ha concluso l’assessore – riferisce che il fenomeno esiste, ma è sotto controllo, grazie all’ottimo lavoro della Questura. Si è letto nella cronaca relativamente recente, per altro, di importanti arresti. Esiste, poi, un tavolo tecnico presso la Prefettura, che vede la partecipazione anche del Comune, il cui scopo è mirato a sviluppare una campagna informativa presso gli istituti scolastici nella materia delle tossicodipendenze. Mi preme anche condividere che, oltre ai succitati progetti, ho già avuto un primo apposito incontro di approfondimento sull’argomento con i medici del SERT dell’AUSL, per avviare una collaborazione futura, da condividere anche con altri assessorati tesa a fare informazione e, quindi, prevenzione. L’amministrazione comunale è unitamente contraria a qualsivoglia via di diffusione di droghe”.

“Totalmente soddisfatto” l’assessore Pietro Staderini “sia per le varie iniziative attivate sia per l’interesse dimostrato”. Il consigliere ha chiesto di poter conoscere la risposta che arriverà all’Amministrazione da parte del Ministero dell’Interno.



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