Il 19 ottobre si profila come la data più probabile per le prossime elezioni regionali che riguarderanno anche la Toscana. A rilanciarla, per la seconda volta nella stessa giornata, è stato il presidente uscente Eugenio Giani, intervenendo prima all’assemblea di Upi Toscana e poi alla presentazione dell’ultimo Quaderno del Circolo Rosselli a Pistoia. Un’ipotesi che acquista sempre più consistenza, pur restando, per ora, non ufficiale.
“Fissare la data delle elezioni è, per legge, una competenza del presidente della Regione – ha spiegato Giani -. Guardando allo storico, il periodo utile va dal 24 agosto ai primi di novembre. Il 19 ottobre è una data ragionevole: consentirebbe l’avvio della campagna elettorale dal 4 settembre e la presentazione delle liste entro il 19. Ho espresso una preferenza, sì, ma vorrei che ci fosse un coordinamento con le altre regioni chiamate al voto”.
A complicare il quadro, il dibattito ancora aperto a livello nazionale sul tema del terzo mandato, che potrebbe influenzare anche la tempistica delle decisioni locali.
Se Giani gioca di sponda, c’è invece chi chiede chiarezza subito: Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e quasi candidato per il centrodestra alla guida della Regione, insiste sulla necessità di fissare quanto prima la data delle urne. “Sapere quando si vota interessa alla democrazia e ai cittadini per fare una campagna elettorale degna di questo nome – ha detto Tomasi anche lui presente all’iniziativa di Pistoia -. Non voglio restare fermo ad aspettare decisioni dall’alto. Giro i territori, ascolto, raccolgo. È il mio metodo”.
Una frecciata che sottolinea il clima di crescente attesa e di campagna elettorale ormai ufficiosamente avviata. Lo stesso Tomasi, con ironia, ha accolto la proposta di Giani: “Va bene il 19 ottobre, ma non il 18 settembre: è il mio compleanno”, ha scherzato.
Resta ora da capire se e quando la data sarà formalizzata. Giani, da parte sua, ha chiarito che prima di ufficializzare qualsiasi scelta sulla sua possibile candidatura, intende attendere il quadro nazionale: “Da presidente uscente, non ho fretta. Continuo a lavorare in Regione con tranquillità. Quando sarà il momento, partiti e coalizioni faranno le loro valutazioni”.
Nel frattempo, quella del 19 ottobre si fa largo come opzione concreta. Con l’autunno che, ancora una volta, promette di essere caldo. Politicamente parlando.