Giorno della Memoria, il Prefetto di Siena Forte consegna le Medaglie d'Onore

Le medaglia, conferite dal Presidente della Repubblica, sono state consegnate in memoria di Santi Salvini, Marino Verdinelli e Bruno Goracci

Di Redazione | 27 Gennaio 2022 alle 14:24

Giorno della Memoria, il Prefetto di Siena Forte consegna le Medaglie d'Onore

È stato celebrato questa mattina nel Salone degli Arazzi della Prefettura di Siena il “Giorno della Memoria“, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

Nell’occasione, di fronte alle tante autorità, rappresentanti delle Istituzioni locali, delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco, il Prefetto Maria Forte ha consegnato delle Medaglie d’Onore, conferite dal Presidente della Repubblica, a cittadini di questa provincia, militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.

La prima Medaglia d’Onore è stata consegnata in memoria di Santi Salvini.
Partito per il servizio militare a Messina, prima del termine dei 18 mesi fu dichiarata la guerra e fu inviato sul fronte greco e poi in Albania dove si trovava al momento della cattura da parte dei tedeschi l’8 settembre 1943. Fu trasportato in carri merci ferroviari, dopo un viaggio durato 13 giorni, in un campo di lavoro in Germania dovesi produceva materiale bellico e internato dal settembre del 1943 all’8 maggio del
1945. Fu liberato dalle truppe russe e riuscì a tornare a casa grazie alle staffette della croce rossa. I familiari stentarono a riconoscerlo per quanto fosse dimagrito e provato. Ha ritirato l’onorificenza il nipote Riccardo Trefoloni in compagnia del Sindaco di Poggibonsi David Bussagli.


La seconda Medaglia d’Onore è stata consegnata in memoria di Marino Verdinelli.
Militare del 226° Reggimento Fanteria, fu fatto prigioniero in Albania dove era arrivato a pesare 35 chili, fu catturato dai tedeschi e deportato in Germania, dove venne costretto a lavorare duramente in uno zuccherificio in località Barum, dal 10
settembre 1943 all’8 maggio 1945 prima di fare ritorno a casa dopo un estenuante viaggio. Onorificenza ritirata dalla figlia Antonella Verdinelli, al suo fianco il Sindaco di Chianciano Terme, Andrea Marchetti.


La terza Medaglia d’Onore è stata consegnata in memoria di Bruno Goracci.
Bersagliere di stanza a Siena fino al dicembre 1941, fu arruolato nel 46° Battaglione Bersaglieri motociclisti in Albania. Catturato dai tedeschi nel settembre del 1943, fu costretto a raggiungere a piedi e con vagoni ferroviari adibiti a trasporto bestiame il lager 398 in Austria nel distretto di Eferding e gli fu data la matricola di “internato militare italiano”. Sfruttato come schiavo in una fonderia era costretto a mangiare le bucce di patata e le croste di pane secco per poter sopravvivere. Patito e stremato rientrava a casa a luglio del 1945 dopo un viaggio fatto a piedi e con mezzi di fortuna.
Ha ritirato l’onorificenza il nipote Mirko Goracci, al cui fianco c’erano anche il padre (figlio del bersagliere) e il giovane figlio, insieme a loro era presente il proprio Sindaco di Torrita di Siena, Giacomo Grazi.



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