In Campo: "Banca e Fondazione MPS, per qualcuno forse é solo un gioco"

Il destino della banca rimane un tema caldissimo: "Ci viene il forte dubbio che ciò che interessa veramente al sindaco De Mossi sia la Fondazione MPS e le disponibilità economiche che questa ha e potrebbe incrementare con l’azione nei confronti della banca"

Di Redazione | 21 Giugno 2021 alle 16:26

In Campo: "Banca e Fondazione MPS, per qualcuno forse é solo un gioco"

L’associazione In Campo interviene sulla situazione di banca Mps, sempre al centro di numerose speculazioni circa il suo destino: “Quando a fine 2020 sugli organi di stampa nazionali e locali apparve la notizia che il governo Conte ed il Ministro Gualtieri volevano spingere UniCredit a comprare MPS, ci fu la gara a chi faceva dichiarazioni più o meno roboanti. A questo gioco non si sottrasse neanche il sindaco De Mossi che, immediatamente, affermò che la Banca era persa e che, a dispetto della tutela dei dipendenti, l’unica cosa che doveva essere tutelata era la Fondazione MPS”.

“La strategia da perseguire, per De Mossi, con la collaborazione  dei vertici della Fondazione era schierarsi contro la Banca chiedendo 3,8 miliardi di euro di danni, così da indebolire sempre più la Banca in un momento in cui invece avremmo dovuto essere tutti uniti a difesa del territorio e dell’unica azienda che questo ha saputo esprimere negli ultimi 500 anni. De Mossi ha continuato lanciando i suoi strali, dicendo che il destino della Banca era segnato, che a Siena era rimasta solo la possibilità di puntare sulla Fondazione MPS e per far questo doveva cercare di farsi dare più soldi possibile dalla Banca, anche se questo significava dare il colpo di grazia a quest’ultima. A distanza di qualche mese, l’ipotesi UniCredit pare tramontata e adesso sui giornali si parla di un’ipotesi “spezzatino” in cui la Banca verrebbe smembrata e i suoi pezzi verrebbero venduti al miglior offerente. In questa nuova ipotesi ci sarebbe spazio (sempre per alcuni giornali) per un MPS regionale, il cui socio di maggioranza dovrebbe essere la FMPS, che riceverebbe la partecipazione come forma di risarcimento per i danni subiti”.

“Sorprendentemente di fronte a questo scenario avviene un fatto incredibile. La Fondazione Mps emette un comunicato in cui si scrive “…che l’Ente precisa che simili ipotesi non sono state mai esaminate né tantomeno oggetto di interlocuzioni fra le parti coinvolte. Quanto riportato dagli organi di stampa è da ritenersi quindi privo di qualsiasi fondamento…” e quindi non vi é nessuna ipotesi di tal genere all’orizzonte. Di fronte a questo teatro ci viene il forte dubbio che ciò  che interessa veramente al sindaco De Mossi sia la Fondazione MPS e le disponibilità economiche che questa ha e potrebbe incrementare con l’azione nei confronti della banca. Ed é in questa chiave che vanno viste le mosse per piazzare l’uomo a lui più vicino quale nuovo Presidente della stessa, nell’aprile 2022. Chissà se il tempo ci darà ragione, basta aspettare…”



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