Legge Toscana sul fine vita, centrodestra fa ricorso al Collegio di Garanzia: iter bloccato. "Si rischia turismo della morte"

Iniziativa di Forza Italia, Lega e Fdi. Il collegio ha 30 giorni per esprimersi, in questo lasso di tempo la legge non può essere promulgata

Di Redazione | 17 Febbraio 2025 alle 19:03

Legge Toscana sul fine vita, centrodestra fa ricorso al Collegio di Garanzia: iter bloccato. "Si rischia turismo della morte"

Il centrodestra in Consiglio regionale della Toscana ha presentato ricorso al Collegio di Garanzia statuaria per la verifica di conformità, rispetto allo statuto della Regione, della legge sul suicidio medicalmente assistito, approvata nei giorni scorsi.

Lo hanno annunciato i capigruppo di Forza Italia, Marco Stella, di Lega, Elena Meini e di Fdi, Vittorio Fantozzi. Il Collegio di Garanzia ora ha 30 giorni per esprimersi, in questo lasso di tempo la legge non può essere promulgata.

“Abbiamo presentato tutti insieme, così come avevamo fatto per la pregiudiziale di costituzionalità, un ricorso al Collegio di Garanzia del Consiglio regionale toscano inerente alla legge sul fine vita approvata mercoledì scorso. A questo punto il Collegio dovrà esprimersi sull’accoglimento del ricorso e  successivamente verificherà se ci sia corrispondenza tra lo Statuto  regionale e la legge. L’effetto immediato che l’iter di  promulgazione della norma si blocca finché il Collegio non si  esprime” hanno detto i capigruppo di centrodestra nel Consiglio regionale toscano: Elena Meini della Lega, Vittorio Fantozzi di Fratelli d’Italia e Marco Stella di Forza Italia.

“Abbiamo trovato un modo per bloccare il primo step della legge – ha  spiegato Marco Stella (Fi) – perché siamo fermamente convinti che sia una materia di esclusiva competenza del Parlamento italiano. Era facoltà del Presidente del Consiglio regionale poter richiedere un parere preventivo del Collegio di Garanzia così come avevo chiesto in Aula, con il nostro ricorso, invece, il Collegio dovrà obbligatoriamente  esprimersi. Noi basiamo il nostro ricorso prevalentemente sui primi cinque articoli dello Statuto regionale. Siamo convinti che il  Collegio si esprimerà a nostro favore.  Ormai lo dico da troppo tempo, se le cose rimanessero così in Toscana si rischia il ‘turismo della  morte’ cioé alcune persone potrebbero venire nella nostra Regione non  per visitarla, ma per morire” ha concluso.

“Mi sembra che dal loro punto di vista, di avere costantemente posto la questione in termini di strumentalizzazione politica, sia un grande errore, perché questa è una questione che attraversa la coscienza di tanti, tutti i cittadini” così ha commentato l’iniziativa del centrodestra Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana.

“Onestamente il riscontro che io ho avuto dopo l’approvazione della legge – ha aggiunto – è che persone impensabili mi hanno espresso apprezzamento per avere dato alla Toscana, con questo, un profilo che è quello di attuare principi della Corte costituzionale senza lasciare la questione nella palude delle discussioni parlamentari. Auspico che proprio in Parlamento il prima possibile vi sia l’approvazione di una legge su questo tema”.

Secondo Giani, con questo “voler gettare la questione nella burocratizzazione, nei ricorsi, nei controricorsi, mi sembra proprio che il centrodestra non abbia capito come l’opinione pubblica voglia in realtà vedere questa questione, anche solo da un punto di vista della correttezza, della trasparenza e dell’uguaglianza delle procedure, per affrontare un problema che c’è, e che la Corte costituzionale ha disciplinato fin dal 2019”.



Articoli correlati