RAGGIUNTE LE 13 FIRME PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO

Di Redazione | 20 Gennaio 2016 alle 11:42

RAGGIUNTE LE 13 FIRME PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO

Firmeranno la mozione di sfiducia al sindaco Valentini presentata dal Movimento 5 Stelle anche Alessandro Piccini, Maria Isabella Becchi e Pietro Staderini, permettendo di raggiungere le 13 firme necessarie per la presentazione. Lo hanno annunciato nel corso di una confernza stampa. Si vanno ad aggiungere a quelle di Pinassi, Aurigi, Tucci, Corsi, Bianchini, Falorni, Trapassi, Sabatini,Campanini e Giordano. “Da più parti ci viene chiesto se firmeremo o meno la mozione di sfiducia al sindaco Bruno Valentini, proposta dal Movimento 5 Stelle – spiegano Piccini, Becchi e Staderini. – In merito ci preme puntualizzare alcuni aspetti, primo tra tutti che, senza poter contare numericamente sul raggiungimento della maggioranza assoluta dei consiglieri comunali (condizione facilmente prevedibile), c’è il rischio concreto di ricompattare il PD e i suoi alleati, producendo nella sostanza un rafforzamento della maggioranza anziché una crisi di governo. Siamo inoltre contrari a mandare a casa un amministratore per le sue implicazioni giudiziarie, che competono ad altri poteri. Non siamo pervasi da un’inutile sete di giustizialismo che non giova alla collettività. Non condividiamo perciò certe posizioni che si trovano nel documento proposto dal Movimento di Grillo. Avevamo già posto la sfiducia al Sindaco Valentini, che si misurò il 9 giugno del 2013, quando qualcuno preferì dirottare l’elettorato al mare anziché farlo votare contro Valentini al ballottaggio. Quella fu la vera mozione di sfiducia, alla quale alcuni girarono le spalle. Noi vorremmo sì mandare a casa il Sindaco Valentini e la sua giunta, ma per l’inefficacia della sua guida amministrativa, per il tradimento consumato alla città di falso rinnovatore, per la prosecuzione di una crisi di idee e di visione prospettica, che affonda ancora di più la città nel fango dove si trova. Senza valide proposte alternative non giova però richiamare un commissario per cambiare le nostre sorti. La città chiede da tempo alle forze di opposizione di proporre un’alternativa unitaria. Ecco, è in questa ottica che avremmo voluto fosse ispirata la mozione di sfiducia, proponendo un percorso comune e condiviso, frutto di tante sensibilità. Tuttavia, nonostante le molte perplessità elencate, nella speranza che questa mozione costituisca un primo passo su una strada che porti a un rinnovato dialogo e a nuove proposte politiche, ritenendo che la coerenza sul giudizio che abbiamo espresso sulla giunta Valentini sia un valore, abbiamo deciso di firmare la mozione proposta e di sostenerla nel dibattito consiliare”.



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