Sciopero comparto igiene ambientale, Partito Comunista: "Solidarietà ai lavoratori"

"La democrazia nasce sul luogo di lavoro" scrive il PC di Siena in sostegno allo sciopero di lunedì

Di Redazione | 12 Novembre 2021 alle 15:47

Sciopero comparto igiene ambientale, Partito Comunista: "Solidarietà ai lavoratori"

“Solidarietà ai lavoratori”. E’ questo il messaggio del Partito Comunista di Siena ai lavoratori del comparto igiene ambientale che hanno aderito allo sciopero nazionale di lunedì 8 Novembre, in Toscana al 90%.

“La decisione è maturata dopo che si sono interrotte le trattative per il rinnovo del CCNL a causa della chiusura completa da parte delle proprietà pubbliche e private, che non hanno voluto neanche riconoscere la mole di lavoro svolto dai dipendenti durante la pandemia – scrive in una nota il PC – Le linee padronali, rigettate dai lavoratori, sono così riassumibili: “Flessibilità estrema sull’organizzazione del lavoro attraverso il sistema degli orari; ridimensionamento del sistema delle relazioni industriali per privare i lavoratori della rappresentanza e della partecipazione all’interno dell’azienda; precarizzazione dei rapporti di lavoro soprattutto per lavoratori part/time; eliminazione totale del limite massimo dei lavoratori part/time presenti in azienda; il legare la parte economica esclusivamente agli indici inflattivi e alle dinamiche del corrispettivo economico del committente all’azienda; mancato riconoscimento delle professionalità dei lavoratori addetti agli impianti”.

I lavoratori dunque si trovano tutt’oggi senza il rinnovo con un ritardo di oltre 27 mesi.
Questi “datori di lavoro” sono nient’altro che padroni che continuano a giocare sulla pelle dei lavoratori, negando loro i più basilari diritti come un contratto equo dopo più di 27 mesi di ritardo, il tutto per incrementare il loro profitto personale o solo per risparmiare.
Bisogna tutelare la salute degli operatori e i loro salari.

Le rivendicazioni lavorative da portare avanti siano le seguenti, senza se e senza ma:
Contratto nazionale unico e di filiera attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo; rafforzamento delle relazioni industriali attraverso un sistema maggiormente partecipativo dei lavoratori, gettando le basi per l’organizzazione ed il controllo dello stesso; evoluzione delle condizioni di lavoro per tutelare la salute degli operatori; sviluppo delle norme sul mercato di lavoro e dei processi di formazione continua, non come strumento dei padroni ma totalmente a favore dei lavoratori; miglioramento in maniera armonica della classificazione del personale, senza sviluppare la guerra tra poveri; perfezionamento degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti; esigibilità contrattuale della clausola sociale; accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e le varie indennità”. Avanziamo anche sulla totale estromissione dei privati dal servizio, garantendo la redistribuzione del profitto, togliendolo ai privati, garantendo assunzioni, investimenti, miglioramento delle condizioni di lavoro e dell’ambiente!
Per questo è necessario dare la solidarietà a tutte le istanze dei lavoratori che scioperano e lottano per i propri diritti, ormai calpestati da un sistema che tutela solo i guadagni dei privati e affligge il bilancio economico famiglie con bollette esose. La lotta dei lavoratori si estende sempre alla situazione socio-economica delle famiglie. La democrazia nasce sul luogo di lavoro! Avanti! Non siete soli”.



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