Una nuova lettura per il sepolcro del cardinal Petroni

Di Redazione | 29 Marzo 2016 alle 15:58

Una nuova lettura per il sepolcro del cardinal Petroni

L’opera di Tino di Camaino al centro di un nuovo studio di Naoki Dan

Si è tenuta nella Libreria Piccolomini nel Duomo di Siena, la conferenza dello storico dell’arte giapponese Naoki Dan, professore presso il Dipartimento di Arte  dell’Università di Gunma ed esperto medievalista di chiara fama internazionale. La conversazione del professor Naoki Dan, dal titolo “Il sepolcro del cardinal Petroni nel Duomo di Siena, opera di Tino di Camaino: una nuova lettura“, è stata incentrata sull’analisi del monumento con l’intento di offrire una diversa interpretazione di questa maestosa opera scultorea.

Tino di Camaino, allievo del padre Camaino di Crescentino, seppe conquistare presto una sua fisionomia artistica in quei primi anni del Trecento che gli assicurarono una larga fama con il grande  sepolcro dell’imperatore Arrigo VII a Pisa. A Siena, in Duomo, ha lasciato un altro monumento insigne sul quale si è concentrata appunto la conferenza del professor Dan. Si tratta del monumento funebre del cardinale Riccardo Petroni, del 1317 circa, completato da Tino dopo tre anni da quando le spoglie del potente prelato senese, collaboratore di Bonifacio VIII, furono traslate a Siena da Genova, dove era morto nel 1314.

Ricomposto nelle forme attuali nel 1951, il sepolcro offre una preziosa chiave di lettura di altri sepolcri di Tino pervenuti a noi alterati o con perdite. Il sepolcro Petroni è ritenuto tipicamente ‘senese’, pur sulla linea dei polittici prodotti dagli artisti del suo tempo. Il modellato morbido dei corpi, le loro  attitudini dolci e gli eleganti sviluppi delle vesti sono contrassegni divenuti tipici.

Ma il prof. Dan intende proprio offrire una lettura nuova di questa grande opera, dopo la quale Tino  lavorò prevalentemente fuori Siena, chiamato a lavori impegnativi a Firenze e in particolare a Napoli, nella capitale angioina allora centro politico e culturale di eccezionale importanza.  L’organizzazione dell’evento, promosso in collaborazione con il Club Unesco di Siena, è stata a cura di Opera Civita Group.

Naoki Dan



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