Urbanistica, Pd Siena attacca sulla variante, la maggioranza: "Condivisa con i cittadini"

I dem sono usciti dall'aula in segno di protesta: "Invece di costruire una visione condivisa di futuro con i cittadini ed i comuni vicini, si procede a varianti puntuali e si perde il disegno ed il senso della nostra città". I partiti di maggioranza assicurano: "Variante condivisa con i cittadini, una scelta dell’amministrazione al quale il Partito Democratico non era abituato”

Di Redazione | 15 Novembre 2023 alle 12:00

Urbanistica, Pd Siena attacca sulla variante, la maggioranza: "Condivisa con i cittadini"
Urbanistica e adozione della variante normativa al piano operativo, scontro in Consiglio comunale a Siena tra maggioranza e minoranza. L’attacco, dopo l’assemblea, giunge dal Pd senese, che contrario sia nel merito che nelle modalità di concertazione delle scelte, è uscito dall’aula in segno di protesta “abbiamo assistito – inizia così la nota della capogruppo Giulia Mazzarelli – all’ennesima conferma del caos in cui versa il Comune in tema di programmazione, rincorrendo le cose con le varianti, ma senza garantire prospettiva alle soluzioni. Per il bilancio e le sue ennesime varianti, il dato più preoccupante  è l’assottigliarsi dell’avanzo libero ed il taglio annuo alle già ridotte risorse  correnti da parte della Legge di bilancio 2024, si presume per circa 200-250mila euro. Meno spazi di manovra, insomma!”.
“Per la pianificazione del territorio, invece, la variante al Piano Operativo, a meno di due anni dalla sua approvazione, conferma l’inadeguatezza di questo strumento – ancora i dem – elaborato senza un Piano definito della Mobilità (PUMS) e voluto dalle destre locali solo per le medie strutture di vendita, senza pensare al bisogno di vicinato e di piccoli servizi dei cittadini ed al futuro di Siena. E non si prospetta nulla di buono nemmeno per il Piano Strutturale, ancora da adottare e senza la cui approvazione entro il 29 gennaio 2025 l’edilizia cittadina piomberà in salvaguardia, rallentando od arrestando i suoi procedimenti”.
“La variante discussa riguardava una prima parte, tardiva ma condivisibile, che prevede  la modifica  delle Norme Tecniche di Attuazione per consentire gli interventi di efficientamento energetico – prosegue la minoranza dem – la seconda, invece,  comporta la modifica della disciplina di intervento su taluni immobili censiti sia all’esterno che all’interno del territorio urbanizzato, a seguito dell’avvenuto aggiornamento delle relative schede normative, dopo che le relative osservazioni erano stato respinte in sede di approvazione del Piano operativo. La seconda parte di questa variante dimostra tutti i limiti di questo modo di procedere, che non è stato accompagnato da adeguata partecipazione dei cittadini e dei consiglieri comunali. Infatti, anche la commissione urbanistica è stata coinvolta a valle del provvedimento, non a monte, come già contestato dal nostro Gruppo consiliare nel marzo scorso. Quindi, una variante fatta solo per osservazioni  prima respinte e poi riprese, con il rischio di non ricomprendere e dare risposte a situazioni analoghe.
Ancora il gruppo consiliare: “La reazione della maggioranza alle nostre critiche è stata scomposta, ribattendo sempre con clamorosi fuori tema: evidentemente abbiamo colto nel segno. Ci hanno detto addirittura che le nostre Amministrazioni non avevano mai fatto la schedatura degli edifici, senza capire che l’ultimo studio, presentato in questi giorni, è solo un aggiornamento  delle precedenti schedature, obbligatorie  per la redazione dei Piani Strutturali. A Siena, le emergenze oggi sono l’avanzamento dell’abbandono nel territorio aperto, dove prende piede il bosco e la macchia, e lo scenario vuoto del centro, abbandonato dai cittadini, in mano agli interessi turistici ed al traffico delle auto, dove non c’è spazio nemmeno per i mezzi pubblici. E invece di costruire una visione condivisa di futuro con i cittadini ed i comuni vicini, si procede a varianti puntuali e si perde il disegno ed il senso della nostra Città. Ecco perché siamo usciti dall’Aula” conclude il Pd.
Alla presa di posizione del centrosinistra ha così risposto compatta la maggioranza a sostegno del sindaco Fabio. “Comprendiamo la necessità del PD di provare a distogliere l’attenzione dalla loro di gestione, dato che non riescono neanche ad eleggere un segretario cittadino. E tralasciamo, per brevità, le gestioni a tutto tondo che tale partito ha avuto sul nostro territorio per decenni. Dato che il risultato elettorale ha confermato che i senesi delle gestioni del PD ne sono ben consapevoli”.

“La variante normativa, cui il Capogruppo del PD fa riferimento, si è resa necessaria anche in osservanza di aggiornamenti normativi in tema di efficientamento energetico (si veda l’installazione di pannelli fotovoltaici). Così come è da ascriversi ad un mero mezzo di distrazione dagli psicodrammi in casa PD il sostenere che non vi sia stata condivisione sul percorso che ha portato alla variante in questione, dato che adesso partirà la fase dei sessanta giorni, previsti dalle norme di legge, a disposizione per la presentazione delle osservazioni alla stessa.” “Da sottolineare, inoltre – prosegue la maggioranza – il differente approccio anche in termini di confronto su tale tema tra quanto emerso in Commissione Assetto del Territorio, in cui la minoranza non ha certo manifestato tali sintomi di insofferenza (per la verità neanche la stessa Mazzarelli che pur non essendone componente ha comunque preso parte ai lavori di tale Commissione. Avrà avuto una illuminazione successiva, evidentemente) e i toni usati successivamente dal Capogruppo del partito di Elly Schlein. E’ bene, infatti, che i senesi sappiano che a fronte degli ‘show’ il PD ha votato favorevolmente sia alla variante relativa al Santa Maria alle Scotte che a quella che destinerà l’indirizzo sulle biotecnologie del Monna Agnese nella ex caserma dei Vigili del Fuoco. Circa, infine, alla votazione sulla variante normativa al piano operativo, lo stesso PD è uscito dall’aula al momento della votazione in Consiglio comunale. L’interrogativo si pone: se tale ultima variante era così sbagliata come dice la Mazzarelli, perché, allora, non hanno votato contro?”.

La maggioranza in Consiglio comunale conclude sottolineando i percorsi partecipativi in corso su questi temi “Per quanto riguarda il Piano strutturale il Comune ha già portato avanti una prima fase di comunicazione e partecipazione, con gli incontri ‘Visioni di città’ che proseguirà con tutta una serie di fasi programmate per il coinvolgimento della comunità, dei cittadini, degli enti, delle associazioni e delle aziende private. Il Piano strutturale è un documento che, al di là degli obblighi di legge, traccerà la Siena del futuro e diventa dunque fondamentale il maggior coinvolgimento possibile nelle scelte, che dovranno tenere conto delle esigenze di tutti e delle aspirazioni della comunità senese. Il Capogruppo del PD avendo speso, evidentemente, molto tempo per elaborare tentativi – malriusciti – di disinformazione, è probabile che non le ne sia rimasto altro per informarsi sulle reali forme di partecipazione messe in campo dal Comune”.



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