Cgil Siena, Seggiani ai saluti: "Cinque anni di faticoso lavoro. Biotecnopolo, un silenzio assordante"

Il bilancio di Seggiani che passa alla Cgil Regionale a Firenze. Lunedì 4 il nuovo segretario, Alice D'Ercole in pole. "Siena ha bisogno di nuovi asset per attrarre i giovani. Whirlpool, la fusione potrebbe non bastare a salvare il sito senese"

Di Claudio Coli | 1 Marzo 2024 alle 12:30

Cgil Siena, Seggiani ai saluti: "Cinque anni di faticoso lavoro. Biotecnopolo, un silenzio assordante"

Ultimo giorno di lavoro come segretario generale della Cgil di Siena per Fabio Seggiani, che dopo 5 anni di incarico lascerà Siena per passare alla Cgil Regionale a Firenze per occuparsi di politiche abitative. Il nuovo segretario sarà scelto lunedì 4 marzo in occasione dell’assemblea generale, quando saranno presentati e votati i candidati (il centro regolatore Cgil Toscana proporrà il nome di Alice D’Ercole, che quindi è in pole per la segreteria).

“Mi è arrivata questa richiesta da Firenze – spiega Seggiani a Siena Tv – e ho accettato lasciando l’incarico della segreteria con tre anni di anticipo. Sono stati cinque anni faticosi ma sono pienamente soddisfatto del lavoro svolto. Siamo la prima organizzazione sindacale del territorio e lo dicono i numeri, 51mila iscritti, in crescita rispetto ad un anno fa, 44 sedi nella provincia, ci occupiamo di tantissime vertenze e contrattiamo con aziende e Comuni, il bilancio è sano”.

A proposito di vertenze, tra le più complesse affrontate quella di Whirlpool. “Ci siamo ancora dentro – sottolinea Seggiani – oggi più che mai. Il 26 marzo l’antitrust si pronuncerà sulla fusione ma restano gli interrogativi sul futuro del sito senese, non è detto che l’accorpamento con Arcelik sia salvifico per lo stabilimento. L’azienda deve far conoscere le sue strategie e dare garanzie in modo tale che anche noi ci si possa preparare, si parla di 300 lavoratori, è una potenziale bomba sociale per la città. Deve intervenire anche il Governo”.

Tanto lavoro, purtroppo, anche sul fronte degli infortuni, spesso mortali, sul lavoro: “Un tema per noi fondamentale – evidenzia Seggiani – continuiamo a sollecitare un percorso di prevenzione sui rischi che parta dalle scuole, chiediamo più controlli, rigore e sanzioni alle aziende che qualora non fossero in regola non devono partecipare alle gare d’appalto. Questo per contrastare la giungla delle catene dei subappalti, un problema apparso plasticamente in occasione della tragedia al cantiere Esselunga a Firenze”.

Seggiani lascia una Siena ancora in cerca d’autore dopo la crisi di Mps. Non è facile riposizionarsi e trovare un piano B che crei un nuovo asset attrattivo capace di rilanciare economia e consumi. “Nel territorio si invecchia ma non c’è un ricambio generazionale – è la riflessione – i giovani vanno via non contenti della qualità lavorativa, dobbiamo trovare altre strade per trattenerli e attrarne anche da fuori, io ho sempre battuto sul tasto delle scienze delle vita”.

E da qui si arriva inevitabilmente al capitolo Biotecnopolo, al centro di numerose polemiche. “Ho sempre spinto per il distretto delle scienze delle vita – premette Seggiani – sul Biotecnopolo, che dovrebbe fare da acceleratore, sono preoccupato. Da 18 mesi, da quando lo statuto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, non ci sono novità e dopo le parole di Rappuoli è calato un silenzio assordante sulla situazione da parte della politica del centrodestra. Il mio timore è che il Governo o pensi che l’hub antipandemico non sia più necessario o valuti di spostarlo altrove, per Siena sarebbe un disastro”.

Claudio Coli

Nato a Siena il 20-07-1990, è iscritto all'ordine dei giornalisti come giornalista pubblicista dal 25 marzo 2013. Ha iniziato a scrivere di sport, in particolare di pallacanestro, seguendo l'epopea della Mens Sana Basket negli anni duemila. È poi passato alla cronaca locale e da alcuni anni si occupa anche di cronaca nera e giudiziaria.



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