Consiglio comunale, approvato il documento unico di programmazione 2020-2022

Di Redazione | 23 Dicembre 2019 alle 10:35

Consiglio comunale, approvato il documento unico di programmazione 2020-2022

Rappresenta lo strumento che permette l’attività di guida strategica e operativa degli Enti Locali

Durante la seduta del Consiglio comunale di oggi è stato approvato il DUP (Documento unico di programmazione) 2020-2022. L’atto, come ha spiegato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi, durante l’intervento in aula “rappresenta lo strumento che permette l’attività di guida strategica e operativa degli Enti Locali, consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative, e costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione”.

Si compone di due parti: la prima (sezione strategica – SeS) che ha lo stesso orizzonte temporale del mandato amministrativo, e la seconda (sezione operativa – SeO) che ha durata pari al bilancio di previsione. Quest’ultima sezione comprende, tra l’altro, la programmazione dei lavori pubblici, del fabbisogno del personale e il piano delle alienazioni patrimoniali. Nello specifico la realizzazione dei lavori pubblici deve essere svolta in conformità a un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali; per il fabbisogno di personale, che la Giunta è tenuta ad approvare, questo deve assicurare le esigenze di funzionalità e ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi, compatibilmente con le disponibilità finanziarie e i vincoli di finanza pubblica.

Relativamente al riordino, gestione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare, l’amministrazione, con apposito atto, individua un elenco dei singoli immobili di proprietà, tra i quali individuare quelli non strumentali alle proprie funzioni istituzionali e quelli suscettibili di valorizzazione o dismissione, e in base a questo predisporre poi il piano delle alienazioni e valorizzazioni, come parte integrante del DUP.



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