"Il posto della guerra e il costo della libertà", presentato a Siena il libro di Emanuele Parsi

L'intervista dell'autore a Siena Tv

Di Redazione | 7 Aprile 2023 alle 21:37

“Il posto della guerra e il costo della libertà”. E’ questo il titolo del libro scritto da Vittorio Emanuele Parsi, noto politologo e professore ordinario di relazioni internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. La presentazione senese, organizzata da Liberi Oltre, è stata un’occasione per parlare della guerra in Ucraina. A margine della presentazione Parsi ha rilasciato un’intervista ai nostri microfoni.

Quale è il legame tra guerra e democrazie?
“La diffusione delle democrazie in Europa ha consentito di trasformare un continente da posto della guerra a posto della pace. Le democrazie non si fanno la guerra tra di loro, non perché sono tutti amici e fratelli ma semplicemente perché impedisce a questi popoli di pensarsi come nemici. Il riportare la guerra in Europa vuol dire distruggere questa prospettiva. Noi non dobbiamo solo constatare che la guerra è tornata in Europa ma anche chiederci quale è il posto della guerra nella cultura politica delle democrazie, di fronte ai dispotismi che diventano sempre più aggressivi nei nostri confronti

Quale è questo posto?
Il posto della dissuasione. Della capacità politica e militare adeguata per impedire agli intolleranti di fare strame della tolleranza

Perché la guerra è tornata in Europa?
Per due ragioni: da un lato c’è un dittatore che ha fatto la guerra per consolidare il potere interno; dall’altra lo stesso dittatore ha la necessità di svellere le democrazie dal centro del sistema per poter affermare che la loro era è alle spalle e il futuro è dei sistemi autoritari. Ha fatto male i calcoli come capita spesso ai dittatori, in 14 mesi di distruzioni barbere ha portato a casa pochi risultati, grazie al coraggio del presidente Zelensky e del popolo ucraino che ha bisogno del nostro sostegno per difendersi.

L’Europa e l’Italia stanno facendo abbastanza?
Si, basta pensare alle nostre previsioni di 14 mesi fa. E’ una grande sfida per l’Europa, per costruire un protagonismo politico, una soggettività politica, che non sia solo la sommatoria delle sue politiche. Cioè pensare cosa significa essere europei davanti a chi nega l’esistenza di questo. Putin ha definito la Russia uno spazio politico senza confini e una civiltà a se stante. Questo è il soggetto che sta causando distruzioni e sta portando il suo pase in un tunnel senza fine di barbarie.

Perché proprio Siena per presentare il libro?
Questa per me è una battaglia di idee e vado ovunque mi venga chiesto un ragionamento sull’Ucraina. Il mio libro è l’unico di quelli attualmente in classifica su Amazon che prende una posizione ferma contro l’invasione russa e a sostegno del popolo ucraino. E’ l’unico libro che non parla di complotti e non polemizza con altri membri del dibattito pubblico. Ognuno deve essere libero di avere la sua opinioni, ben vengano, ma devono essere oneste intellettualmente, rispettose del principio di realtà e coerenti nelle argomentazioni.



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