Scritte fasciste nel bar del Presidente ANPI di Castiglione d'Orcia

Di Redazione | 3 Gennaio 2019 alle 18:46

Scritte fasciste nel bar del Presidente ANPI di Castiglione d'Orcia

“Gesto vigliacco” denuncia il sindaco Galletti, che si dichiara pronto ad intervenire

Una svastica, anche mal disegnata, e una scritta offensiva con richiami nazi-fascisti hanno segnato questo inizio di anno 2019 nella pacifica comunità di Castiglione d’Orcia nel centro della meravigliosa Val d’Orcia. Il tutto eseguito sulle mattonelle del bagno del bar Petra gestito da Maurizio Formichi, presidente della sezione ANPI di Castiglione d’Orcia e figlio di un partigiano, conosciuto e soprannominato “Rospo” da tutta la comunità valdorciana. E’ da questo soprannome che si collega la scritta vergognosa che si riferisce direttamente al castiglionese con chiari collegamenti alla celebrazione nazi-fascista: “ROSPO COMUNISTA DI MERDA (COME TUTTI), INCHINATI AL DUCE”.
Maurizio non ha idea di chi sia stato perché nella giornata di martedì, quando è accaduto il fatto, proprio lì accanto ai suoi locali si è svolta la consueta tombola del primo dell’anno, perciò tanta gente ha usufruito del bagno del locale.
Ai nostri microfoni racconta la vicenda che ha avuto compimento tra le 19,30 e le 20,00 del primo dell’anno, però è difficile pensare chi, come e per quale ragione lo abbia fatto, in un luogo come Castiglione d’Orcia in cui da sempre l’ANPI, insieme a Maurizio, opera per tanti eventi, per la memoria e per ricordare cosa sia stato il nazi-fascismo in passato, una ragione che si stenta a decifrare visto che la svastica quasi sempre, come in questo caso, viene eseguita male, quindi il dubbio che sia voluta o che sia solo frutto di alcuni ignoranti che non sanno niente del passato, del nazi-fascismo e di cosa rappresenta rimane.
Maurizio non ha avuto esitazioni, spinto un po’ dalla rabbia ma anche molto dalla propria intelligenza e dal ruolo che ricopre ha voluto informare la comunità attraverso Facebook, pubblicando la foto e scrivendo una didascalia che fa capire tanto di quanto tenga alla propria battaglia che porta avanti: “Questo è il regalo più bello, quello che mi gratifica che sancisce il mio ANTIFASCISMO netto senza se e senza ma. Tutto questo naturalmente fatto al buio, la mano vuole notorietà e io te la do ma ho dovuto cancellare tutto soprattutto la svastica perché non l’hai saputa fare magari studia un po’ con i tuoi figli (se ce l’ hai) e torna quando vuoi tanto mi troverai al mio posto quello dalla parte giusta”. Un uomo che conosce bene quanto sia importante la democrazia e che quindi chiede a chi ha agito così, non di imbrattare i muri, le piastrelle di un bagno, e scappare, ma anche un semplice confronto, la possibilità di confrontarsi, che sta alla base della democrazia e della libertà, vinta e ottenuta proprio dalla Liberazione.
Molti sono stati i messaggi di solidarietà, dai suoi concittadini castiglionesi, al proprio sindaco, Claudio Galletti che lo definisce “un gesto vigliacco” e, senza mezze misure, se dovesse uscir fuori il responsabile, anch’esso vuole procedere con una denuncia alla Procura della Repubblica, dal segretario provinciale del PD Andrea Valenti, fino all’ANPI provinciale di Siena che commenta dicendo quanto “la solidarietà degli antifascisti della provincia sarà più forte di qualsiasi vile e ridicola minaccia fascista”. A tutti questi messaggi e alla fine della nostra intervista con orgoglio Maurizio ha risposto e ribadito con un sonoro “Non un passo indietro!”, una risposta semplice, veloce ma piena di significato, proprio come aveva fatto suo babbo, Giorgio Formichi, partigiano delle formazioni Giustizia e Libertà della Valle Maira, nella sua battaglia per la liberazione nel Piemonte e contro l’oppressione nazi-fascista, neanche lui, insieme ai tanti partigiani e alle truppe alleate, si tirò indietro.

Lorenzo Agnelli



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