Unisi, via al master in gestione dei conflitti internazionali e nell’organizzazione delle azioni umanitarie

Di Redazione | 20 Giugno 2019 alle 13:03

Unisi, via al master in gestione dei conflitti internazionali e nell’organizzazione delle azioni umanitarie

Promosso con Rondine Cittadella della Pace e la partecipazione di Medici senza Frontiere

I futuri esperti nella gestione dei conflitti internazionali e nell’organizzazione delle azioni umanitarie si formano a Siena. E’ stato presentato stamattina in conferenza stampa all’Università di Siena il nuovo Master di primo livello in “Conflict management and humanitarian action”, frutto della collaborazione tra il dipartimento di Scienze sociali politiche e cognitive e l’Associazione ‘Rondine Cittadella della Pace’. Il Master prevede la partecipazione di alcuni esponenti dell’organizzazione medico umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere.

Il percorso di studi, in lingua inglese e della durata di un anno, offrirà ai laureati competenze altamente specializzate, sia a livello teorico che pratico, nell’ambito della gestione delle aree di guerra e delle situazioni post conflitto. Saranno approfondite le principali sfide globali che il settore umanitario si trova oggi ad affrontare: dalla salute globale alla migrazione, dalla gestione degli interventi umanitari alla negoziazione umanitaria, fino all’advocacy e alla comunicazione. Il Master nasce da una precedente esperienza pluriennale che è stata rinnovata, per continuare a rispondere in modo tempestivo alle necessità della contemporaneità.

I corsi saranno tenuti da docenti dell’Ateneo e da esperti e professionisti del settore umanitario, che operano da anni all’interno di Medici Senza Frontiere. Le attività didattiche, strutturate in moduli, alterneranno lezioni frontali, incontri seminariali e testimonianze dei professionisti del settore con modalità di confronto interattive e interdisciplinari. Gli ultimi mesi del master saranno dedicati ad un periodo di tirocinio presso organizzazioni, enti ed istituzioni del settore.

“Con l’attivazione di questo Master l’Università di Siena vuole mettersi al centro del momento storico e politico che stiamo vivendo – ha detto il direttore generale dell’Ateneo Emanuele Fidora – per formare professionisti in grado di operare al meglio nella promozione dei diritti umani e nella gestione dei conflitti a livello internazionale, attraverso il confronto con esperti del settore, l’utilizzo di una metodologia didattica innovativa e l’opportunità di misurarsi con attività pratiche mirate all’intervento “sul campo”.

«”La nascita di un master di un anno in Gestione dei conflitti e Azione umanitaria rappresenta un punto di svolta per me e per tutte le persone che lavorano a questo progetto – ha affermato il direttore del Master, professor Luca Verzichelli -. Con questo nuovo percorso di formazione vogliamo mescolare le esperienze di formazione accademica e professionale collegando due ampie questioni al centro delle nostre riflessioni: l’innovazione delle relazioni interculturali e internazionali per la gestione dei conflitti e la questione dell’azione umanitaria”.

“Il Metodo Rondine è lo strumento che l’organizzazione mette a disposizione della comunità internazionale, a tutti i livelli, per la trasformazione creativa del conflitto in ogni contesto, elaborato in oltre venti anni di esperienza e applicato alla formazione di ormai duecento giovani provenienti da luoghi di conflitto – ha spiegato il presidente di Rondine Cittadella della Pace, Franco Vaccari -. Dopo essere stato codificato attraverso uno studio scientifico, lo scorso dicembre il Metodo Rondine è stato al centro di una discussione internazionale a Washington a cui hanno preso parte importanti esponenti culturali ed accademici di tutto il mondo.  Ora è pronto per nuove frontiere applicative ed è a disposizione all’interno di un percorso accademico altamente formativo e professionalizzante grazie all’Università di Siena, con la quale portiamo avanti da tre anni una bellissima esperienza di collaborazione che riflette nel territorio toscano una dimensione internazionale di grande valore”.

“Il master è concepito come un kit di strumenti pratici per studenti che mirano a lavorare nell’ambiente umanitario – ha concluso Tommaso Fabbri di Medici Senza Frontiere -. Questo corso è una joint venture tra eccellenti accademici dell’Università di Siena e professionisti esperti che lavorano per organizzazioni internazionali e Organizzazioni Non Governative attive in aree di conflitto e in altri ambienti umanitari. Gli studenti saranno formati per applicare metodi empirici e acquisiranno capacità che permetteranno di determinare con precisione i bisogni umanitari e le risposte correlate”.



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