Università di Siena: Covid, un app contro lo stress da distanziamento sociale

Ateneo di Siena capofila progetto Most, vincitore bando regionale

Di Redazione | 20 Ottobre 2021 alle 16:05

Università di Siena: Covid, un app contro lo stress da distanziamento sociale

Realizzare una piattaforma tecnologica sulla quale basare un’app contro lo stress da distanziamento sociale in periodi pandemici. E’ l’obiettivo del progetto ‘Most: Mobile opportunity against stress”, coordinato dall’Università di Siena e finanziato dalla Regione con quasi 275mila euro, nell’ambito del bando Ricerca Covid-19 Toscana. Per la durata del progetto, le persone coinvolte potranno utilizzare l’app sullo smartphone per registrare i propri stati d’animo, emozioni, pensieri e comportamenti quotidiani in relazione a specifiche situazioni correlate alla pandemia, al distanziamento sociale, al rischio di contagio, ai problemi economici, lavorativi e sociali, alla vaccinazione.

La piattaforma Most conterrà materiali scritti e audiovisivi ispirati a tecniche ed esercizi di psicoeducazione e di intervento psicologico cognitivo-comportamentale, efficaci per la promozione del benessere e la prevenzione del disagio.

“Vogliamo valutare l’impatto psicologico della fase post-emergenza della pandemia sulla popolazione toscana – spiega Andrea Pozza, docente di psicologia all’Ateneo senese, responsabile scientifico del progetto che vede tra i partner anche l’Aou Senese e l’Università di Firenze -, in particolare in specifici gruppi ritenuti maggiormente vulnerabili, quali gli operatori sanitari, i giovani e gli studenti, gli anziani, gli imprenditori dei settori economici colpiti maggiormente dalla crisi, analizzando i fattori individuali e sociali che possono favorire l’insorgere o il progressivo mantenimento del livello di stress correlato alla pandemia. Con questa piattaforma vogliamo incrementare il livello di informazione sui meccanismi di contagio e sui comportamenti protettivi, ma soprattutto diffondere strategie di consapevolezza e gestione dello stress psicologico conseguente al distanziamento sociale e agli effetti della pandemia”.



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