Al Rettorato dell'Università di Siena la mostra di Domenico Conforte

L’iniziativa è organizzata dall’Associazione dei Lucani di Siena ed è la prima di una serie di eventi che animeranno il panorama culturale senese nei prossimi mesi

Di Redazione | 3 Ottobre 2021 alle 12:22

Al Rettorato dell'Università di Siena la mostra di Domenico Conforte

Da ieri e fino al 9 ottobre il chiostro del Rettorato dell’Università di Siena, in via Banchi di Sotto 55, ospita una personale del pittore Domenico Conforte, dal titolo “Scolpire il tempo”. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione dei Lucani di Siena ed è la prima di una serie di eventi che animeranno il panorama culturale senese nei prossimi mesi.

La presentazione della mostra di Domenico Conforte (lucano di origine, toscano di adozione), si è tenuta nella suggestiva cornice dell’Aula magna Storica dell’Università di Siena. A fare gli onori di casa il professor Lorenzo Gaeta ordinario di Diritto del lavoro nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Siena, mentre per l’associazione dei Lucani a Siena è intervenuto il presidente Rocco Lerose che ha illustrato l’iniziativa e le prossime proposte.

“Dopo lo stop forzato che ci ha imposto la pandemia – ha sottolineato – l’attività dell’Associazione riparte nel segno che ci ha sempre contraddistinto: valorizzare le eccellenze della nostra regione d’origine, divulgarle nel territorio dove viviamo e creare una specie di ponte per lo scambio di culture, emozioni, sapori e saperi”.

La mostra di Domenico Conforte è stata illustrata dal suo curatore Andrea Mancini. “Antiche forze della natura sono evocate dall’opera di Conforte, in rapporto con una sua particolare forza interiore, che gli viene direttamente dai culti pagani delle sue terre, dove anche le religioni più evolute hanno dovuto fare i conti con credenze e movimenti ben più antichi.
Il tempo che Conforte vuole scolpire è proprio quello arcaico della natura e delle forze che la sovrastano e la governano, un tempo che spesso nasce insieme all’uomo, se non è addirittura più antico di lui. Per questo gli intrecci di forme rappresentati nella pittura di Conforte, i grovigli che ispirano la sua poesia, sembrano nascere da antichi rituali, si legano al flusso naturale delle cose. Una pittura magica, che apre appunto alla scultura, ma che è essa stessa uno “Scolpire il tempo” ha sottolineato Mancini.



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